Madonna delle Grazie
Alba, Chiesa di San Giovanni Battista
AUTORE
Gaidano Paolo
SOGGETTO
La Madonna fra i Santi Teresa e Francesco d'Assissi
DATAZIONE
1887
UBICAZIONE ATTUALE
Alba, Chiesa di San Giovanni Battista
PROVENIENZA
Realizzato in loco
TECNICA
pittura a fresco
Una testimonianza dell'intensa attività artistica di Paolo Gaidano è conservata anche ad Alba nella chiesa di San Giovanni Battista. Ristrutturata tra il 1884 e il 1894, su iniziativa del Can. Nicolao Strumia e su progetto dell'ingegnere Cesare Fontanazzi di Torino, la chiesa medievale, già rimodernata, viene abbellita da una nuova facciata e pavimentazione e vengono richiuse le tre aperture in alto, in fondo al coro.
A decorare le tre finestre si chiama il pittore Paolo Gaidano, che dipinge nella finestra di mezzo la Madonna delle Grazie con Santa Teresa e San Francesco d'Assisi e ai lati due angioletti ammiranti. Il riquadro centrale è firmato e datato.
L'opera è un trittico a fresco, realizzato unicamente dal Gaidano senza aiuti, racchiuso da cornici in stucco bianco bordate d'oro. Il riquadro centrale di forma rettangolare, presenta la Vergine Maria assisa in trono con il Bambin Gesù seduto sulle sue ginocchia, alla sua sinistra c'è Santa Teresa con le mani giunte, adorante Gesù e alla sua destra San Francesco, che in atto benedicente rivolge lo sguardo ai fedeli. Si scorge grande realismo nei volti, le figure emanano un senso di pacatezza e nella Madonna ha un atteggiamento regale. Da un punto di vista iconografico, l'aver scelto di rappresentare accanto alla Madonna due grandi mistici, come Santa Teresa d'Avila e San Francesco d'Assisi, entrambi capi di movimenti monastici, assolve ad una precisa scelta culturale, quella di mostrare ai fedeli due Ordini: Il Carmelo dell'Incarnazione di Avila e i Minori francescani, assertori di assoluta fede religiosa.
A decoro di questa immagine, nei riquadri laterali troviamo due angioletti, piccoli putti alati, librati in volo nel cielo azzurro cenere, quello di sinistra recante un drappo d'oro quello di destra con un drappo rosso. Purtroppo l'affresco presenta numerose lacune, soprattutto nella parte inferiore della pittura, là dove il colore è caduto lasciando intravedere l'intonaco. Anche i volti dei santi appaiono sgranati e il colore ha perso brillantezza, è possibile cogliere l'originale luminosità delle tinte solo nella veste rossa e blu della Vergine, che ancora conserva l'antica freschezza cromatica.
Il talento di Gaidano, del resto, si esprime principalmente nella tavolozza, egli ha grande senso del colore e abilità nel rendere le atmosfere con una giusta interpretazione delle colorazioni degli ambienti. La grande qualità pittorica, le risultanze formali si rifanno a modelli seicenteschi, caratterizzati da semplicità espressiva. Nella pittura murale di Gaidano luce, forma e colore sono integrate con lo slancio decorativo.
Paolo Gaidano è sicuramente uno dei più famosi artisti poirinesi dell'Ottocento. Nonostante la morte prematura (1916), egli ha realizzato numerose opere in tutta Italia, raccogliendo gli entusiasmi del pubblico e l'elogio della critica.
Nato a Poirino nel 1861 da un'umile famiglia di contadini, anche a lui sarebbe toccata in sorte una modesta vita da garzone di campagna, se il pittore Emanuele Appendini, accortosi della sua attitudine al disegno, non avesse deciso di aiutarlo, persuadendo il Comm. G. Melano a pagare al giovane il corso di disegno e di pittura all'Accademia Albertina di Torino. Dopo soli quattro anni di studi, nel 1879 Gaidano vince la medaglia d'oro al concorso triennale, iniziando precocemente la propria carriera artistica, che sarà costellata di numerosi premi.
Tre furono i rami nei quali egli si distinse con uguale maestria: l'affresco, il ritratto e la pittura di genere, che gli permise di accostare all'abilità artistica la sua fantasia creativa. Capace di portare avanti più lavori contemporaneamente, egli ricevette molti incarichi, che lo videro impegnato soprattutto quale affreschista ad abbellire chiese ed edifici sacri.
Bibliografia
A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte 1842-1891, Paravia, To., 1983.
W. Accigliaro, S. Brovia, G. Carosso, Il viaggio di Francesco: sulle tracce del santo nelle terre di Langa, Sorì Edizioni, Piobesi d'Alba, 2001.
F. Pavesio, Artisti poirinesi del passato, Cromatic Color, Chieri, 1984.