Deposizione
Alba, Chiesa SS. Cosma e Damiano
AUTORE
Prunotto Emilio
SOGGETTO
La Madonna sorregge il Cristo morto tra diversi personaggi
DATAZIONE
1961
UBICAZIONE ATTUALE
Alba, Chiesa SS. Cosma e Damiano
PROVENIENZA
Realizzata per la Chiesa SS. Cosma e Damiano
TECNICA
olio su tela
La tela della chiesa SS. Cosma e Damiano rappresenta un tema caro alla pittura rinascimentale, la Deposizione, rivisitato da Emilio Prunotto in chiave moderna. Lo schema compositivo che l'artista propone vede in primo piano la figura di Cristo, mentre il suo corpo, privo di forze, viene dolcemente adagiato su un lenzuolo bianco, appoggiato su un piano roccioso. Lo sorreggono un uomo e una donna, mentre un terzo personaggio stende il sudario ai piedi di Gesù; in secondo piano altre due persone, un uomo e una donna, assistono all'evento. Le figure occupano l'intera superficie pittorica, lasciando intravedere appena il cielo azzurro sopra i loro capi e la croce di tre quarti a destra del dipinto.
Sono tutti partecipi con sincera devozione della morte di Cristo, verso il quale rivolgono gli occhi abbassati. Dai loro volti traspare forte il sentimento di dolore e di commozione, tuttavia la manifestazione delle emozioni è composta, non sfocia nella drammaticità esagerata, ma rimane trattenuta nei loro gesti eleganti, silenziosi e solenni. Anche il viso del Cristo emana una spiritualità calma, che trascende il dolore mortale per manifestarsi in modo ieratico. Seguendo l'esempio dei maestri del Rinascimento, Prunotto compone rappresentazioni sacre secondo un preciso schema geometrico, che distribuisce le figure in determinati punti, che convogliano otticamente la vista di chi guarda. Anche il colore viene steso per larghe campiture cromatiche, geometriche, dalle tonalità soffuse nell'incarnato dei corpi, che si fanno più accese nelle tinte rosse e blu delle vesti.
L'atmosfera lirica e garbata, appare quasi sospesa nel tempo, l'artista non sembra voler narrare un evento storico, ma piuttosto un episodio, che vive nell'animo, in un tempo che non è cronologico, ma intimo, spirituale.
Emilio Prunotto nasce a Piobesi d'Alba nel 1915. La sua principale attività era quella di ottico, la pittura lo impegnava nel tempo libero, ma nonostante questa dedizione occasionale, egli ha realizzato opere di grande intensità, guardando alla lezione dei maestri del passato, dall'arte fiamminga, alle nature morte del Seicento, alle figurazioni neoclassiche del primo Ottocento, cimentandosi con successo in numerosi soggetti, dalle nature morte, ai ritratti, alle opere di arte sacra.
Bibliografia
A. Rossi, Artisti figurativi del Piemonte, Edizione culturale Belle Arti Lancia, Torino.