DI MODICA Gaetano

1922 - 2014 Chimico

Il professor Gaetano Di Modica nacque a Torino il 3 novembre del 1922.

Suo padre, funzionario laureato in giurisprudenza, venne trasferito da Vittoria, in Sicilia, ad Alba, dove conobbe e sposò Flaminia Scaparone, dell’antichissima famiglia Scaparone che diede il nome alla frazione posta alla sinistra Tanaro. Il patriarca, Sebastiano Scaparone, nonno di Gaetano, fu professore di scienze naturali ed ebbe un figlio, per lunghi anni titolare di una farmacia in via Vittorio Emanuele II, ad Alba.

Gaetano venne nominato allievo ufficiale pilota, all’aeroporto di Falconara Marittima, alla vigilia dell’8 settembre 1943.

Conseguì la laurea in chimica all'Università di Torino nel 1946 e collaborò con lo staff dell'Istituto Federale di Tecnologia (ETH) di Zurigo, lavorando con il gruppo che faceva capo al Premio Nobel 1939 Leopold Ružička. Per un anno. Ivi si guadagnò la possibilità di partecipare, unico rappresentante italiano, al seminario internazionale sui flavoni, tenutosi a Mosca nel 1974.

Per oltre cinquant’anni il professor Di Modica si occupò di ricerca in chimica organica, collaborando con prestigiosi atenei italiani e internazionali. In particolare, nel corso della sua attività scientifica, si specializzò in chimica tessile e coloristica, con svariate pubblicazioni su riviste italiane e internazionali.

Circa mezzo secolo fa, quando la mobilità dei cervelli e l’internazionalizzazione non erano cosa ovvia e indispensabile come ai giorni nostri, il professor Di Modica si aprì alla ricerca nell’ambito della Comunità Europea e degli Stati Uniti. Partecipò nel 1967 alla Gordon Conference, le conferenze internazionali i cui argomenti venivano pubblicati sulla rivista Science.

Di Modica, sempre in controcorrente, sollecitò l’interdisciplinarietà tra le Università, chiedendo il contributo di colleghi della Facoltà di Economia su tematiche di strategia, gestione, economia applicata, business e governo del personale.

Fu il primo direttore del Dipartimento di Chimica Generale e Organica Applicata dal 1989 e professore (emerito dal 2001) di chimica organica all’Università di Torino.

Dal 2000 al 2003 ricoprì la carica di presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, la prestigiosa accademia nata nel 1783 che opera per lo sviluppo della cultura e della ricerca, la cui biblioteca conserva volumi di inestimabile valore.

Fu per più mandati presidente dell'Associazione Italiana di Chimica Tessile e Coloristica e, successivamente, venne nominato presidente onorario. Nel 1994 fu insignito del Premio Sessa. Diventò presidente della Federazione Internazionale di Chimica Tessile e Coloristica e curò un ampio lavoro di comparazione dei piani di studio nell’istruzione superiore e universitaria.

Appassionato di volo, conseguì i brevetti di volo a vela e a motore, con prestazioni di rilievo in campo agonistico e la pubblicazione di scritti. Conquistò, tra gli altri, il Trofeo Internazionale di Volo a vela Città di Torino, compiendo quasi 300 km di volo da Torino fino in territorio elvetico. Si dedicò con serietà allo studio della meteorologia tenendo lezioni agli allievi della Scuola di Volo a Vela.

Frequentò e seguì i giovani, ma fu altrettanto solerte verso gli anziani con il suo impegno nell’Università della Terza Età, non solo a Torino, ma nel Consiglio direttivo della Association Internationale des Université du Troisième Age, che lo portò a Parigi e nel Quebèc.

Il 17 settembre 1985 contribuì a fondare ad Alba l'Università della Terza Età, della quale fu presidente e sovrintendente culturale. Numerosissime furono le sue lezioni, particolarmente seguite ed apprezzate dalla platea. Collaborò con l’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I”.

Socio del Rotary Club di Alba, di cui fu presidente dal 1971 al 1973, fu organizzatore di incontri di orientamento per gli studenti con i docenti dell’Università e del Politecnico.

Pur coltivando la sua carriera e i suoi tanti interessi in giro per l’Italia e l’Europa, non dimenticò la frazione Scaparoni, dove tornava spesso con la famiglia per soggiornare nella grande casa in campagna. Negli anni ’90 scelse di fissare qui la sua residenza.

Contribuì a raccogliere i dati storici sui primi passi compiuti dalla comunità di Scaparoni e, nel 2006, Gaetano Di Modica donò al Comune di Alba un terreno per ricordare e onorare la figlia trentanovenne scomparsa misteriosamente nella primavera del 1996 e mai ritrovata.

Sul terreno l’amministrazione realizzò un piazzale con parcheggio e, l’8 settembre 2008, fu posta una lapide in pietra con inciso “In ricordo di Marina Di Modica”. 

La donazione fu un apprezzato gesto di generosità che consentì al Comune di realizzare opere di cui da tempo si sentiva la necessità e alla famiglia Di Modica di ricordare Marina, vittima di una tragica vicenda mai completamente chiarita.

Il professor Gaetano Di Modica morì il 10 luglio 2014, all’età di 92 anni, all’ospedale di Massa, durante una vacanza all’Elba.

I funerali vennero celebrati sabato 12 luglio 2014 nella parrocchia di Scaparoni, il suo corpo cremato.

(foto Gazzetta d'Alba)

 

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