D’AZEGLIO Massimo

1798 - 1866 Statista, scrittore, pittore

Massimo Tapparelli d’Azeglio nacque a Torino nel 1798. Cresciuto alla scuola alfieriana, venne a contatto con i cenacoli romantici milanesi, dominati dalla figura di Alessandro Manzoni di cui sposò la figlia Giulia.
Ebbe fama come autore di romanzi storici e patriottici pubblicando nel 1833 Ettore Fieramosca e Niccolò de' Lapi nel 1841. Moderato liberale, gradualista, legalitario e federalista, confidò in Carlo Alberto per il successo delle idee nazionali e costituzionali.
Partecipò alla prima guerra di Indipendenza, fu aiutante di campo del generale Giovanni Durando che comandava le truppe inviate dal papa Pio IX contro l’Austria, rimase ferito a Monte Berico nella difesa di Vicenza.
Dopo la sconfitta di Novara, fu chiamato da Vittorio Emanuela II a formare il governo il 7 maggio 1849 per liquidare la guerra con l’Austria e riconfermato dopo le elezioni per altri circa quattro anni, gli successe Camillo Cavour.
Durante il suo governo furono attuate importanti riforme come le leggi Siccardi in campo ecclesiastico. Ostacolò l’annessione del Regno delle Due Sicilie e fu avverso all’idea di Roma capitale.
Scrittore, politico di successo, praticò la pittura con paesaggi delicati e romantici, conservati quasi interamente al Museo Civico di Torino.
Morì a Torino nel 1866.

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