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Il coro della cattedrale di San Lorenzo

Alba, Cattedrale di San Lorenzo

La cattedrale dedicata a San Lorenzo, risalente al XII secolo, è stata ricostruita alla fine del Quattrocento per volere del vescovo Andrea Novelli che, arrivato ad Alba nel 1484, trova il duomo in pessimo stato di conservazione. Egli rinnova anche i decori interni e nel 1512 commissiona un nuovo coro all'ebanista Bernardino Fossati da Codogno, per sostituire quello esistente realizzato da Urbanino de Surso de Papia nel 1429.
Pregevole opera di ebanisteria il coro è costituito da trentacinque scanni intarsiati, disposti a semicerchio su due file; al centro si trova lo stallo episcopale, sormontato dal baldacchino e fiancheggiato dagli stalli minori, diciassette per parte. Sui baldacchini e sui dossali di alcuni stalli minori corre un motivo decorativo a cornice continua con l'immagine del castello, architettura tipica del luogo, nonché tradizionale motivo iconografico degli intarsiatori rinascimentali. I sedili sono separati l'uno dall'altro da un'elegante voluta con motivi vegetali, che si sviluppa a partire dal posabraccio.
Di particolare pregio e bellezza artistica sono i dossali degli stalli più esterni a tarsia prospettica, ognuno racchiuso in una cornice con motivi geometrici, nei quali si alternano due tipologie di soggetti: gli scorci urbani, o di piccoli paesi, affiancati dagli oggetti della liturgia. Lo scultore promuove un nuovo panorama urbano, prospetta, infatti, un differente piano urbanistico per la città di Alba, di impianto medievale, inventando scorci architettonici. Lungo il semicerchio di questo maestoso complesso scultoreo corrono trentacinque raffigurazioni, diverse tra loro, che richiamano i disegni prospettici della tradizione rinascimentale. Bernardino usa per gli intarsi legni differenti, in modo da creare delicate sfumature cromatiche dalle tonalità calde, che immergono la rappresentazione in una luce ambrata. Giocando con i chiaroscuri crea effetti prospettici, scolpendo vari soggetti: strumenti musicali, libri rilegati, paesaggi, oggetti di culto, il calice rovesciato, i simboli della Passione, coppe ricolme di frutta, paesi arroccati sulla sommità di colline.
Come scrive Giovanni Romano, il coro rappresenta all'interno della cattedrale un capolavoro di intaglio ligneo, una vera e propria architettura nell'architettura.
Dei fratelli Ambrogio e Bernardino da Fossano non si hanno molte notizie biografiche e non si conoscono le date di nascita, anche se si può fissare l'attività di Bernardino tra il 1491 e il 1523. Come risulta dai contratti ritrovati, all'inizio del XVI secolo è attivo nelle chiese di Trino e Casale e viene chiamato dal vescovo Novelli, in quanto abile intagliatore.

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