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Madonna con bambino

Rodello, cappella del "Concilio Vaticano II"

Davanti al lungo bassorilievo della parete di fondo della cappella, presso la Residenza di Rodello, si trovano tre sculture, al centro Lo spirito santo, una colomba in metallo saldato, alla sua destra Il Crocifisso, in cui il Cristo in ferro laminato è inchiodato alla croce più grande in legno bruciato ed infine a sinistra la Madonna con Bambino.
La grande opera in legno scolpito, ravvivata da inserti di metallo, rappresenta la Vergine che stringe in un intenso abbraccio il figlio Gesù. Le figure stilizzate con vigore post-cubista, hanno una forte impronta geometrica, tuttavia il prevalere delle linee curve, di movimento ondulatorio, donano alla statua sinuosità e il senso di calore proprio della maternità. Con lunghe braccia sproporzionate, il Bambino si stringe alla madre, che a sua volta pare cullarlo in un dolce abbraccio. Tuttavia, l'apparente immagine di serenità è spezzata dal volto triste della Madonna, il cui sguardo rassegnato e dimesso, non riesce a nascondere il dolore per l'inesorabile supplizio che il figlio dovrà affrontare.
Come le altre icone della cappella, anche l'immagine della Vergine perde l'austera ieraticità delle statue di culto, per farsi madre, donna che condivide i sentimenti umani e che annuncia il proprio dolore, per il tragico ed inevitabile destino del figlio, ai fedeli raccolti in preghiera. Montali, con sapiente tecnica scultorea, imprime un forte senso di umanità alle forme solide e vigorose, che dietro l'apparente astrazione geometrica, rivelano una grande capacità comunicativa, che tocca l'animo di chi osserva.
Recentemente scomparso, febbraio 2001, nella sua ultima residenza di Pinerolo, Dedalo Montali, nato a Cagliari nel 1909, ha viaggiato molto durante la sua vita ed ha avuto occasione di conoscere i più importanti esponenti della cultura del XX secolo.
Trasferitosi ventenne a Milano, egli studia all'Accademia di Brera ed entra a fare parte della cerchia artistica dei pittori della Galleria d'arte il Milione; esperienza che contribuirà a sviluppare la poliedricità del suo linguaggio figurativo. Si sposta più volte percorrendo l'Italia e nel 1942, trasferitosi a Fucecchio, viene catturato dai soldati tedeschi e deportato in un campo di concentramento in Austria. Tra il 1970-72 viene incaricato da don M. Battaglino di ideare la cappella della residenza per anziani di Rodello, opera monumentale, che lo vede affrontare il tema dell'arte sacra, trattata con linguaggio contemporaneo. Questa importante esperienza lo legherà alle Langhe e a Rodello in particolare dove viene sepolto.

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