La Maddalena

AUTORE
Biscarra Giovanni Battista

SOGGETTO
La Maddalena

DATAZIONE
1825

UBICAZIONE ATTUALE
Alba, Chiesa della Maddalena

PROVENIENZA
Dono del sovrano Carlo Felice al monastero di Alba

TECNICA
olio su tela

L'interno della chiesa della Maddalena è decorato da pregevoli opere d'arte e gli elementi architettonici vedono accostati marmi di differenti colori, che impreziosiscono l'ambiente.
Le otto colonne corinzie che reggono la trabeazione sono in alabastro di Busca e poggiano su un basamento in calcare, mentre le lesene che li fiancheggiano sono in marmo verde di Susa e rosso di Francia. Anche l'altare maggiore abbonda di preziosi marmi; di gusto barocco, ritagliato nel diffuso chiarore del fondale aperto sul coro, esso è arricchito da due colonne tortili rosa in macchiavecchia svizzero e al centro ha una cornice ovale che racchiude la tela raffigurante La Maddalena. L'opera è stata donata dal sovrano Carlo Felice al monastero di Alba nel 1825, l'autore è Giovan Battista Biscarra, artista operante proprio alla corte del re sabaudo.
Il soggetto rappresentato è la Maddalena, illustrata in primo piano, adagiata a una roccia, vestita di bianco e di oro e caratterizzata dalla lunga chioma bionda. Dall'alto fanno capolino due angeli, che squarciano il buio del cielo, illuminando il volto della donna di luce divina. Uno dei due putti sparge petali di rose sulla Maddalena, che rivolge lo sguardo proprio verso l'alto. Sul lato destro del dipinto, si apre uno scorcio paesaggistico, con il profilo delle montagne in lontananza, da cui trapela una lieve luce crepuscolare e accanto ai piedi della Maddalena si trova un vaso, elemento di gusto neoclassico. L'atmosfera che avvolge la scena è cupa e la penombra dona al soggetto rappresentato un accento drammatico.
Giovanni Battista Biscarra nato a Nizza nel 1790, studia all'Accademia di Firenze con Benvenuti e in seguito prosegue gli studi all'Accademia di San Luca di Roma, dove conosce Canova. Nel 1821 viene nominato direttore dell'Accademia di Belle Arti di Torino dal Re Carlo Felice, divenendo anche pittore della corte sabauda. Artista di tendenze neoclassiche, dipinge soprattutto pale d'altare, ritratti e soggetti storici. Muore a Torino nel 1851.