Andrea Novelli
Isola Bella, Collezione Borromeo
AUTORE
Macrino d'Alba - Gian Giacomo de Alladio
SOGGETTO
Ritratto di Andrea Novelli vescovo di Alba
DATAZIONE
1499
UBICAZIONE ATTUALE
Isola Bella, Collezione Borromeo
PROVENIENZA
TECNICA
Tempera su tavola
Il ritratto rappresenta il trinese Andrea Novelli, vescovo di Alba dal 1484, la cui nomina fu caldeggiata dai Paleologi: E' rappresentato di profilo verso destra, con il capo scoperto e ampiamente tonsurato; lungo il perimetro del dipinto corre un'iscrizione ANDREA DE NOVELLIS EPISCOPUS ALBEN ET COMES. Nel 1493 troviamo a Roma due futuri committenti di Macrino: il vescovo di Alba Andrea Novelli e Benvenuto Biandrate di San Giorgio, giunti ad omaggiare il nuovo papa Alessandro VI in rappresentanza del marchese Bonifacio Paleologo, ed è probabile che Macrino abbia fatto ritorno con essi nella speranza di avvicinarsi alla corte casalese e per sdebitarsi abbia poi realizzato questo dipinto. Nell'attribuzione di quest'opera la critica si è indirizzata verso la Lombardia, in particolare verso il Bergognone, anche la scelta del profilo è riconducibile ad un'analoga propensione nell'impostazione dei ritratti ufficiali alla corte sforzesca. Per quanto riguarda la cronologia si può ipotizzare una data a cavallo fra i due secoli instaurando un confronto con il ritratto di Annibale Paleologo nella pala per l'abbazia di Lucedio e con il ritratto della donatrice a sinistra nella pala del Municipio di Alba del 1501; oltre ad una simile resa del modellato del viso, si riscontra una medesima attenzione nell'esecuzione delle stoffe pregiate, si noti la finezza del rocchetto. Il profilo risalta su di uno sfondo scuro, già utilizzato per il ritratto di Benvenuto di San Giorgio, e viene ridotto a sagoma bidimensionale come se si trattasse di una medaglia. A differenza degli altri esempi della ritrattistica macriniana qui l'artista effettua una sottile indagine psicologica del suo effigiato dallo sguardo aperto e sereno, forse interpretabile anche come sottolineatura del rapporto esistente fra artista e committente, nella medesima direzione può essere letto un maggiore sforzo di resa realistica della fisionomia del volto.
Bibliografia
E.Villata, Macrino d'Alba, Editrice Artistica Piemontese, Savigliano, 2000.
G. Romano, (a cura di), Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, catalogo della mostra promossa dalla Fondazione Ferrero (Alba, 20 ottobre-9 dicembre 2001), Editrice Artistica Piemontese, Savigliano, 2001